domenica 8 febbraio 2009

Il mio Percorso Casa-Lavoro

Da Viale Giulio Cesare,28 a Viale Varese 30 COMO

Parti da Viale Giulio Cesare verso via Milano 320m
Esci in Via Milano 70m
Continua in via Luigi Cadorna 380m
Gira a sinistra in via Carlo Cattaneo 50m
Continua in Viale Varese 370m

Tempo:15 minuti 1,2 Km

lunedì 12 gennaio 2009

ARCHITETTURA ECO-SOSTENIBILE:SHIGERU BAN








Tubi di cartone usati come pilastri, travi, pareti: per case, chiese, musei.
È il modo di costruire di Shigeru Ban .
L’uso di carta e cartone, materiali non convenzionali in ambito di design e architettura, lo rendono uno dei giovani architetti più in vista sulla scena internazionale.
Il suo nome figurava tra quelli dei progettisti di uno dei due progetti finalisti per la ricostruzione del World Trade Center di New York.
L’opera di Shigeru Ban richiama non solo la sperimentazione architettonica, ma anche il valore concreto dei programmi di riciclo di carta e cartone e di tutela dell’ambiente.
Divenne popolare in Giappone nel 1995, quando disegnò e realizzò, su larga scala, abitazioni economiche e di rapido montaggio per i terremotati di Kobe, impiegando come materia prima essenziale tubi realizzati con carta riciclata.
Per la realizzazione delle sue opere egli avvolge, con dei collanti naturali, della carta riciclata attorno un tubo di alluminio.
Una volta seccata la carta, il tubo di alluminio si sfila e le colonne di carta vengono trattate con cera per renderle impermeabili. Con quegli stessi materiali di base, interamente riciclabili, Shigeru Ban realizza anche pezzi di design.
Minimalismo, sperimentazione e sostenibilità sono le costanti entro le quali si muove la ricerca di Shigeru Ban, architetto orientale, in netta posizione antitetica rispetto alla declinazione hi-tech di molta architettura contemporanea.
Quarantasei anni, instancabile viaggiatore giapponese in un pianeta dove i problemi sono globali, Shigeru Ban non costruisce soltanto con la carta, ma con quel materiale, ha ottenuto i suoi risultati più brillanti. Il primo è stato Paper Arbor, alla World Design Expo di Nagoya, nel 1989: dopo sei mesi i tubi di carta riciclata con cui era costruito rivelarono, grazie all'indurimento della colla e all'esposizione ai raggi ultravioletti, una resistenza aumentata alla compressione.

Seguirono nel 1995 la Paper House, il primo caso autorizzato di uso strutturale dei tubi di carta in un edificio permanente; nel 1999 il Nemunoki Children's Art Museum, il cui tetto è composto da un reticolo triangolare di pannelli di cartone alveolare; nel 2000 il Padiglione Giapponese all'Expo di Hannover, la cui elegante struttura sinuosa e rigida è composta da archi di legno e tubi di carta; sempre nel 2000 il Paper Arch al Museum of Modern Art di New York che, con una luce di 26,5 metri, è una struttura capace di flettersi sotto il proprio peso.

Per lui, in effetti, carta, legno e bambù formano una triade materiale e concettuale. E la carta, soprattutto quella riciclata perché a buon prezzo, ecologica e low tech, è fondamentalmente "legno evoluto". Più che di forme Shigeru Ban preferisce in ogni caso parlare di costruzione, e più che gli spazi esplora i materiali. Spiega i suoi progetti e le sue riflessioni con precisione impeccabile, come fossero equazioni algebriche: gli obiettivi, le tecniche, le funzioni, i problemi e i risultati generano una logica stringente, che equivale alla loro bellezza. I suoi edifici sono simbiosi armoniche di dati ingegneristici e architettonici.

La duttilità e la solida leggerezza della carta sono buone risposte anche all'emergenza sociale: con tubi di carta Shigeru Ban ha realizzato la struttura per trasformare in tende i teli di plastica (formato 4 x 6 metri) forniti gratuitamente dalla Unhcr (United Nations High Commission for Refugees) a tutti i rifugiati durante la fuga di massa dal Rwanda tra il 1995 e il 1999. Utilizzando lo stesso tubo ha ottenuto tende di tre misure: piccola, media e grande. Secondo Ban, erano tre anche i buoni motivi per usare tubi di carta riciclata: si diffondeva un messaggio chiaro contro la deforestazione, si riduceva il rischio che i tubi fossero rivenduti (come invece avviene per i tubi di alluminio) e si potevano produrre in loco, riducendo costi, tempi di trasporto e sprechi.

Shigeru Ban ci offre un modo nuovo di “vedere” ed “usare” le cose ... che non si ferma all’estetica ma si estende all’umanità ...

venerdì 2 gennaio 2009

Il mio alterego!


E' divertente creare degli avatar curiosi, vi sono diversi siti che lo permettono ...

Eccomi in versione-avatar !

martedì 30 dicembre 2008

Io e la geometria

Il mio rapporto con la geometria è iniziato con me, quando ho aperto gli occhi per la prima volta ed attorno ho visto forme ed orme diverse.
C’ era un mondo da scoprire fatto di mille cose meravigliose ed … ognuna aveva una forma!
Ricordo che mi piaceva tanto da piccola associare ad ogni forma di nuvola un’ immagine: un orsetto, un drago, un angelo, un’onda …
Le forme, le ombre, gli spazi mi hanno accompagnato anche a scuola …
Individuare quadrati, triangoli, cerchi e poter costruire nuove figure era un gioco divertente e creativo …
Sono stata davvero fortunata poiché ho avuto alla scuola elementare una bravissima maestra che mi rendeva tutto semplice e mi ha fatto apprezzare la geometria.Tutto quello che insegnava lo trasmetteva con il gioco e l’entusiasmo che solo una brava maestra sa comunicare.
Attraverso l’esperienza inconsapevolmente imparavamo, senza difficoltà.
La geometria poi ci dava modo di divertirci davvero tanto!!!
Era anche gesto, movimento, idea …
Anche alla scuola media non ho riscontrato particolari difficoltà.
Le cose cambiarono un po’ poichè gli argomenti erano più complessi e non si trattava più di avere solo a che fare con figure piane ma anche solide …
Perimetri, aree, superfici … quante formule da ricordare !!!
Ma i problemi di geometria non mi spaventavano e le materie scientifiche continuarono ad appassionarmi.
Alle scuole superiori ho frequentato il Liceo Classico ma la geometria ha occupato comunque nei nostri programmi un posto importante !!!
La geometria delle Scuole Superiori era basata sulla dimostrazione di teoremi e per me era davvero un successo poter arrivare a scrivere … C. V. D.
La geometria che occupò i nostri anni fu la geometria euclidea, basata sui cinque postulati di Euclide.
Solo alla fine del quinto anno il nostro professore accennò alle geometrie non euclidee che mi affascinarono tantissimo …
Rette parallele che si incontravano?
Come era possibile?
Ma purtroppo non facemmo in tempo a finire il programma ed alcuni miei dubbi rimasero irrisolti …
Oggi guardo a quegli anni come ad anni importanti, che mi hanno aiutato ad apprezzare le materie scientifiche, pur non essendomi addentrata sino in fondo.
Finita la scuola superiore ho perso molti contatti con l’ambiente geometrico, ma solo apparentemente perché la geometria è sempre intorno a noi, quando camminiamo, mentre viaggiamo, quando spostiamo gli oggetti …
Ora che ho intrapreso la strada per diventare insegnante devo ammettere che sono contenta di avere la possibilità di insegnare la matematica e la geometria.
La geometria è un bellissimo “congegno” che può avvicinare i bambini a concetti aritmetici ed astratti.
Spero di riuscire a trasmettere ai bambini l’entusiasmo e la passione che mi è stata trasmessa dai miei insegnanti. Sono convinta che la geometria possa aiutare un bambino a crescere e riflettere sul mondo in cui vive in maniera intelligente e creativa.

domenica 14 dicembre 2008

Procedono i lavori per Matelsup2 e mi sta entusiasmando davvero tanto preparare l'esame ... Il percorso da seguire offre l'opportunità, anche assieme agli altri, di riflettere sulle tante sfaccettature che può avere una disciplina non solo "scolastica", ma facente parte del nostro vivere quotidiano.

domenica 7 dicembre 2008

Che bella la neve!

In questi giorni fa particolarmente freddo qui a Como ... io poi non sono abituata a questo clima, vengo dal sud! L'altro giorno ha nevicato ed a scuola i miei bambini erano tutti vicino alla finestra, con gli occhi in alto a vedere cadere i fiocchi di neve ed io pensavo: ogni fiocco ha una forma bellissima, particolare, insieme danno l'impressione di avere una forma ma se si potessero osservare uno ad uno rimarremmo ore a rimirare la perfezione di quel disegno della natura ...
che bella la neve!!!